In questo
periodo storico, sono in molti a chiedersi se sia arrivato il momento di
vendere mensili o annuali nei centri fitness e sportivi.
Questo
dilemma mi ha fatto tornare la voglia di scrivere qualcosa a riguardo.
Ho iniziato
a lavorare nel mondo del fitness nel lontano 1985, un periodo in cui tutti
vendevano principalmente solo abbonamenti mensili. Ero pressoché l'unica, in
quegli anni, a promuovere abbonamenti a lungo periodo e la stessa azienda
Technogym non condivideva questa linea operativa che invece, venne
successivamente adottata da tutti.
È possibile
che oggi, dopo 30 anni di mercato (in cui il 60% dei clienti abbandonano i club
dopo un anno), prima di iscriversi si pensi di buttare via i soldi? 30 anni in
cui i clienti si iscrivono ma non frequentano.
Poniamoci a questo punto, una domanda fondamentale: se siamo credibili o
meno sul mercato non sarà anche a causa nostra?
A questo
punto, è meglio rimediare o farci fagocitare da una tempesta disvaloriale che
ci rende poco credibili ed affidabili? Avendo la fortuna di lavorare in molti
club e molti mercati, mi rendo conto che alcuni mantengono in modo virtuale la
politica, altri no. Non potrebbe essere che le persone prima di spendere soldi
vogliano verificare la nostra serietà o corrispondenza alle loro esigenze?
Il senso di
libertà, la crescente consapevolezza dei diritti dei consumatori, la recente
recessione, l'aumento del numero di catene low cost, (tra cui molti a basso
prezzo), la domanda infinita sul web, le boutique del fitness, il desiderio di
variare i tipi di allenamento, anche tutto questo ci porta a confrontarci e ad
analizzare il mercato in modo diverso.
Per tutte
queste ragioni, oggi molti soci attuali e potenziali preferiscono l'opzione di
pagare mese per mese invece di un abbonamento a lungo termine che è associato
ad un contratto di adesione della durata di uno, due o addirittura tre anni. È
pur vero che nei nostri listini l’abbonamento mensile c’è sempre stato ma è
anche vero che abbiamo sempre comunicato ai nostri cluber che l’annuale costa
meno poiché sappiamo che non frequentano per 12 mesi. Abbiamo sempre premiato
coloro che frequentano molto.
A questo
punto il problema qual è? Non siamo capaci di vendere a prezzo alto o la
clientela vuole pagare solo mese per mese?
Ritengo che
oggi sia terminato il periodo delle banalità. È banale pensare di aprire
un'attività sperando che i clienti entrino da soli, non esiste! Come nessuna
attività oggi si può permettere di aprire ed attendere che funzioni in
autonomia, basta osservare le grandi campagne promozionali che sviluppano anche
le stesse catene low cost.
Possiamo
affrontare questa situazione solo in termini aziendali cioè analizzare il
mercato in modo dettagliato DOMANDA > OFFERTA > MARGINALITA’ > BREAK
EVEN e se siamo in sofferenza tanto da pensare di passare ai mensili, prima di
farlo bisogna calcolare in modo scientifico cosa potrebbe succedere.
Passare ai
mensili vuol dire, oggi come oggi, aumentare il numero degli utenti, senza
questo il passaggio da annuali a mensili comporterebbe una riduzione della
produzione di circa il 40%.
Quindi se
la sfida vuole essere quella di vendere mensili, dobbiamo migliorare il
servizio in modo che la clientela ci scelga riservandoci maggiori fette di
mercato ma vista la mancanza di capacità finanziaria d’investimento di molti
operatori ci vuole una maggiore attenzione!
In
alternativa ci focalizzazione sulla creazione di un business basato sulla
fidelizzazione, impegnando a vita i clienti, soddisfando tutte le loro
richieste di libertà, tenendo sempre conto dei diritti dei consumatori,
permettendo loro di accedere ai servizi del centro con prezzi bassi e offerte
riservate via web, garantendo una scelta tra diversi tipi di allenamento
personalizzati e tutto ciò che possa rendere unica la loro esperienza fitness